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Giovedì, 04 Febbraio 2021

Realizzazione del sito web aziendale: gli errori da evitare

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Ben ritrovati sul mio blog

Dopo tanto tempo ti sei finalmente deciso: nonostante le remore avute sinora, hai scelto di creare il sito web aziendale seguendo uno dei tanti tutorial “fai da te” che hai trovato online. Alla fin fine, sembra tutto molto semplice: scegli una piattaforma che ti permette di fare il sito web gratis, sistemi i moduli a mo’ di costruzioni Lego, inserisci qualche parola chiave dove serve e delle immagini belle. E il gioco è fatto: il sito web aziendale è pronto e tu non dovrai far altro che attendere l’arrivo di decine e decine di nuovi clienti.

Magari fosse davvero così: la vita sarebbe più semplice non solo per le aziende, ma anche per noi che ci occupiamo di comunicazione aziendale tutti i giorni, 24 ore su 24. La realtà, infatti, è ben altra: quando si progetta e realizza un sito web aziendale, infatti, bisogna stare attenti a non commettere degli errori che potrebbero inficiare tutto il lavoro di sviluppo fatto fino a quel momento.

Nella gran parte dei casi si tratta di errori banali, ma dalle conseguenze piuttosto gravi. Ad esempio, il sito web potrebbe essere “invisibile” agli occhi dei motori di ricerca e non apparire nei risultati. Oppure, avere un design poco curato che rende la navigazione particolarmente difficile e l’esperienza d’uso molto complessa. Insomma, quello che appare semplice nasconde diverse insidie.

Ecco, dunque, i 5 errori più comuni da evitare nella realizzazione di un sito web aziendale.

Errore 1: User Experience complessa

Quando si progetta un sito web tutto dovrebbe ruotare attorno alla user experience. Come ci suggerisce anche Google, che dal 2021 ha inserito i Core Web Vitals tra i fattori di posizionamento del suo algoritmo, più un sito web è facilmente navigabile, maggiori saranno le possibilità che un utente non scappi a gambe levate in pochi secondi. Evitate temi grafici troppo pesanti e, soprattutto, rendete la cosiddetta “customer journey” quanto più lineare e breve possibile. Anche se avete i prodotti migliori del mondo, nessuno potrà comprarli se non li troverà sul sito.

Errore 2: Contenuti di scarsa qualità

Nella tua ricerca online ti sarà capitato di leggere che “Content is the king”, il contenuto è il vero re del web. E, te lo posso assicurare, si tratta di una verità incontrovertibile. Quello che pochi dicono, però, è che i contenuti devono essere di qualità. Troppo spesso, infatti, ci si dimentica che non si scrive per i crawler dei motori di ricerca: si scrive, prima di tutto, per gli utenti. E se gli utenti troveranno utili e facilmente leggibili i testi, lo stesso faranno i motori di ricerca. Evitate, dunque, di utilizzare trucchi da due soldi (come utilizzare parole chiave “un tanto al chilo”) che ormai hanno scarsa efficacia: pensate, piuttosto, a creare contenuti di valore, che possano aiutare i lettori a trasformarsi in clienti.

Errore 3: Layout non responsive

Il mondo (quanto meno quello del web) si è ormai trasferito sugli smartphone. Non a caso, Google ha deciso di adottare un approccio “mobile first”, che premia quei siti web con un’interfaccia e una user experience ottimizzata per gli smartphone. E come Google, anche tu dovresti avere un approccio “mobile first”, ottimizzando la navigazione degli utenti da telefonino. Il primo passo da compiere, dunque, è quello di realizzare un tema grafico “responsive”, che si adatti automaticamente alla dimensione dello schermo di uno smartphone.

Errore 4: Nascondersi

Una pagina “Chi siamo” non dovrebbe mai mancare in un sito web aziendale. Non dire ai propri utenti/clienti chi siamo, cosa facciamo e qual è la mission aziendale, infatti, è uno dei maggiori errori che si possano compiere. Ovviamente, non ci si dovrà lasciare andare ad autocelebrazioni troppo spinte, onde evitare di ottenere i risultati opposti a quelli sperati.

Errore 5: Attenzione alla legge

Quando si progetta e realizza un sito web aziendale bisogna porre particolare attenzione alle disposizioni di legge correnti. Ad esempio, non bisogna mai e poi mai dimenticare di integrare un disclaimer per la gestione dei cookie e della privacy. Ma non è l’unico: la legge italiana, ad esempio, prevede che le aziende debbano pubblicare sul sito la propria partita IVA e altre informazioni utili a “certificare” la propria natura commerciale. Insomma, basta anche un piccolo passo falso per vedersi comminare una sanzione da diverse centinaia/migliaia di euro.

Come realizzare il sito web aziendale: perché rivolgersi ad un professionista

Alla luce di quanto detto, appare evidente (o quasi) che il fai da te non è mai la strada migliore da seguire. Oltre a portare via un sacco di tempo, potresti incappare in qualche errore che inficerebbe tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Rivolgersi ad un professionista del settore, che potrà presentarti tutti i suoi “best case” e le strategie vincenti applicate fino a quel momento, consentirà non solo di risparmiare tempo (che potrai dedicare allo sviluppo della tua azienda), ma rappresenta anche una scelta economicamente conveniente.

Il professionista, infatti, ha a disposizione tutti gli strumenti che serviranno per sviluppare una strategia di comunicazione adeguata alle necessità e agli obiettivi indicati dal cliente. Una volta che la strategia sarà stata condivisa e approvata dal cliente, il professionista provvederà a metterla in atto nel minor tempo possibile, evitando gli errori che ti ho descritto in precedenza.

Gianluigi Canducci

Mi chiamo Gianluigi Canducci, sono un esperto in web marketing, web designer, consulente e social media manager con sede a Cervia tra le province di RiminiRavenna e Forlì Cesena. Ho oltre 10 anni di esperienza nel campo e assieme ai miei collaboratori mi occupo della gestione di account Instagram e gestione pagine Facebook e della loro sponsorizzazione con annunci pubblicitari social ads mirati, di realizzazione di App personalizzate e di indicizzazione di siti web su Google. Sono a disposizione di piccole e medie imprese, freelance e brand personali in cerca di una figura con esperienza e dedizione.

Ultima modifica: Giovedì 04 Febbraio 2021
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